Categorie: Ambiente, Qualità dell'ariaPublished On: 24 Gennaio, 2020tag = , ,

FROSINONE: MAGLIA NERA, DI NUOVO

DATA

Gennaio 24, 2020

CATEGORIE
CONDIVIDI

Frosinone e la sua provincia maglia nera per la qualità dell’aria.

Anche quest’anno i dati confermano la pessima qualità dell’aria sulla città di Frosinone, situazione simile anche per alcuni dei comuni più estesi della sua provincia. Una notizia che rattrista ma che va esaminata per la sua cronicità, in quanto da almeno 10 anni il trend dei dati relativi alla qualità dell’aria nelle valli della ciociaria desta la certezza che quanto fatto fino ad ora non riesce a garantire alcun risultato tangibile.

Mi riferisco all’applicazione ed alla piena attuazione tra tutti gli enti preposti delle norme dettate dal piano regionale per il risanamento della qualità dell’aria. Troppo spesso infatti le misure adottate dai comuni risultano slegate ad una reale gestione del problema, infatti il piano prevede che non siano solo i comuni ad adottare contromisure, ma che ci sia una reale concertazione con Provincia e Regione per individuare piani di intervento a lunga durata e non di breve periodo come fatto finora.

Mi riferisco al fatto che mentre la chiusura del traffico e il limitare dell’uso dei riscaldamenti possono garantire un abbassamento delle soglie in periodi di emergenza per superamento dei limiti giornalieri, in realtà poco si è fatto da parte degli enti locali e di secondo livello oltre alla Regione ed all’ente preposto ai controlli dell’ambiente regionale per il coordinamento e lo studio degli effetti su scala intercomunale, ad esempio tra le possibili attività ancora ferme al palo risultano scarse le piantumazioni di spazi verdi nelle aree di alta criticità, inoltre mancano studi e collaborazioni tra enti e università sull’elaborazione di piani a lungo periodo che possano garantire lo sviluppo di ulteriori misure di contrasto all’inquinamento aereo nelle aree di criticità elevate. Nel dl clima stanziamo 30 milioni di euro per la forestazione. Nel 2018 si è siglato un accordo tra Regione Lazio e Ministero dell’Ambiente in cui il ministero ha contribuito con risorse sino a 4 milioni di euro per l’attuazione del protocollo.

Solo con l’azione coordinata da parte di tutti i soggetti coinvolti potremo quindi contrastare fonti diverse di inquinamento ed evitare il ripetersi del problema ogni anno.