Categorie: ComunicatiPublished On: 9 Dicembre, 2019tag = , , , ,

IL DECRETO CLIMA È UN PRIMO IMPORTANTE SEGNALE AL PAESE. È UN PRIMO GRANDE PASSO

DATA

Dicembre 9, 2019

CATEGORIE
CONDIVIDI

Sono intervenuta stasera in discussione generale sul dl clima con l’emozione di sempre e un grande senso di responsabilità.

Non è più tempo di Cassandra, giovane profetessa a cui nessuno crede, purtroppo!!!! Non c’è più bisogno di profetizzare sciagure legate alla crisi climatica in atto.

È ormai all’ordine del giorno! E neanche più cronaca da luoghi esotici e lontani.

Le pesanti conseguenze dell’innalzamento dei mari non riguardano solo qualche isola lontana. Così come gli eventi meteorologici estremi non coinvolgono soltanto le coste del Sudest Asiatico o degli Stati Uniti. L’emergenza climatica è qui e ora: da Matera a Venezia e lungo tutto lo stivale, abbiamo visto cosa sono in grado di fare bombe d’acqua, cicloni e venti fortissimi. E l’esperienza che tanti italiani stanno vivendo sulla propria pelle non rappresenta, PURTROPPO, un episodio eccezionale, dopo il quale tutto tornerà come prima.

Ce lo dicono i numeri: da un anno all’altro – nel 2019 rispetto al 2018 – i fenomeni meteo in grado di produrre danni sono raddoppiati, negli ultimi vent’anni – dal 1999 al 2018 – in Italia hanno perso la vita quasi 20mila persone a causa di questi eventi.

Siamo sesti al mondo per numero di vittime e al 18esimo posto per i danni economici subiti, quasi 33 miliardi di dollari, di cui 4 soltanto lo scorso anno.

Potremmo proseguire ancora al lungo con i numeri, i dati, i tanti studi che confermano la gravità dell’allarme e che ormai hanno raggiunto un livello di approfondimento e consenso nella comunità scientifica tali da non lasciare alcun dubbio sul livello di rischio a cui siamo esposti.

“Tipping point”, punto di non ritorno: è una delle espressioni a cui si ricorre più spesso quando si sviscerano questi dati e ,nell’ultimo anno, c’è stato un aumento del ricorso all’espressione “emergenza climatica”, segno che al crescere dell’allarme cresce la consapevolezza dell’opinione pubblica.

I tanti giovani che scendono in piazza e le centinaia di imprese che hanno deciso di puntare sull’economia pulita ci danno speranza. Questa è la buona notizia da cui siamo partiti per mettere a punto, come maggioranza di governo, la nostra strategia per invertire la rotta.

L’emergenza climatica la stiamo già vivendo sulla nostra pelle e reagire è un obbligo morale!!!!

Lo stiamo facendo con diversi strumenti e battendoci contro chi resiste al cambiamento, senza considerare che anche la vita e l’attività economica di chi inquina è messa in pericolo dalla crisi climatica.

Il Governo che guidiamo ha messo in campo riforme in materia ambientale con convinzione contro i tanti dubbi sollevati da quanti, pur di rallentare lo sviluppo sostenibile, ci accusano di allarmismo e di eccesso di paure senza proporre MAI alcuna riforma nelle tutele ambientali, facendo intendere, come se nulla fosse ancora accaduto, che si possa continuare a far proliferare le attività di speculazione che devastano con l’inquinamento i nostri territori.

Stiamo facendo la nostra parte, quotidianamente, e con il decreto clima, che ci apprestiamo a convertire in legge, diamo un PRIMO importante segnale al Paese, un PRIMO importante PASSO!

Le nostre aree metropolitane avranno a disposizione 255 milioni di euro per favorire la rottamazione delle vecchie auto o della moto due tempi. Chi aderisce riceverà fino a 1.500 euro che potrà utilizzare per abbonarsi al trasporto pubblico, per acquistare una bici o usare la mobilità condivisa. Meno auto dunque, ma anche più corsie preferenziali e più alberi, quindi meno traffico e aria più respirabile, con altri 70 milioni a disposizione.

Tra le tante misure, il decreto interviene sulla modifica della denominazione del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) in CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e per lo sviluppo sostenibile). Ritengo, infatti, che in ogni sede (e dunque anche in ogni organismo!) le politiche di programmazione economiche non possano più prescindere dagli obiettivi legati alla tutela dell’ambiente e alla sostenibilità ambientale.
Inoltre sottolineo, in perfetta armonia con i criteri comunitari della gestione dei rifiuti, che i piccoli negozi potranno ricevere un bonus di 5.000 euro per i cosiddetti green corner, angoli della sostenibilità dove saranno in vendita prodotti sfusi e alla spina.
Ovviamente dobbiamo agire, anche attraverso il contributo diversificato, affinché gli imballaggi siano realizzati per essere facilmente reciclati, ma senza dimenticarci che dobbiamo in primis ridurre la quantità dei rifiuti, e segnatamente di imballaggi.

Comuni e grande distribuzione, invece, avranno uno strumento in più per il riciclo, le macchinette mangia-plastica che premiano chi conferisce correttamente bottiglie di plastica.
Tanti piccoli accorgimenti che intendono accompagnare un cambio di mentalità indispensabile nei consumi e nelle abitudini quotidiane degli italiani.

La sensibilità ambientale degli italiani cresce costantemente e la nostra speranza più grande arriva dal fatto che i più piccoli e i giovani ci fanno da battistrada nella direzione della riconversione ecologica.

“Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo.”, che grande lezione ci ha regalato il Mahatma Gandhi. Ecco, faremo sempre di più e lo faremo sempre meglio, come portavoce dei cittadini e come Governo, avendo come obiettivo quotidiano la tutela e la salvaguardia della nostra “casa comune”.

Ci stiamo prendendo cura di te, terra nostra, ce la stiamo mettendo tutta!