Categorie: ComunicatiPublished On: 13 Novembre, 2019

CONCUSSIONE E TRUFFA IN PROVINCIA DI FROSINONE🔴

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Novembre 13, 2019

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🔴CONCUSSIONE E TRUFFA IN PROVINCIA DI FROSINONE🔴

È notizia di oggi l’arresto di tre dipendenti delle agenzie delle entrate, dediti alla concussione e alla truffa: utilizzavano e sfruttavano illecitamente la loro posizione nella P.A. per un insieme di favori e dazioni di denaro velatamente imposte ai tanti operatori e cittadini che avevano a che fare con l’agenzia delle entrate.

Deve essere stato davvero difficile avere a che fare con questi personaggi che sedevano al desk di sportello al pubblico dell’agenzia – quello nato apposta per far sentire il cittadino ed il professionista come a casa – quando invece le cose semplici, per idea di qualcuno, sono divenute difficili e quando a detta dell’impiegato al quale ci si era rivolti l’unico modo per raggiungere lo scopo richiesto sarebbe stata la dazione di un regalo o qualcosa di simile.

Cosa triste avere in un ufficio così importante, persone dedite al reato.
La cosa agghiacciante è che nell’ultimo anno abbiamo visto crescere i casi risolti grazie alle intercettazioni, agli agenti infiltrati, frutto di norme fortemente volute dal M5S nella riforma della giustizia che sta effettuando. Lo spazzacorrotti, un’arma del movimento che aiuta le persone vittime di questi reati, sta restituendo dignità ad una cittadinanza intera, locale e nazionale, che da anni continua a reclamare per forme di corruzione e sistemi corruttivi dilaganti.

Basta ricordare i casi degli arresti avvenuti in altri comuni della provincia dove continua il racconto quotidiano della cronaca locale, dalle infiltrazioni camorristiche nell’aggiudicazioni di appalti comunali alla corruzione nei servizi cittadini per i rifiuti, notizie che rendono più difficile la sopportazione di tanto malaffare per quanti con enormi difficoltà si ritrovano a fronteggiare onestamente le difficoltà della vita.

Penso soprattutto ai giovani che assistono a questa continua sequela di arresti in questo Paese per fatti che ci rendono ormai tristemente abituati al malaffare fuori e dentro alla P.A., e capisco che da domani sarà ancora più dura la risposta da dare con le nostre leggi e con i nostri comportamenti. Dovremo dimostrare loro che qualcosa è cambiato, che non sempre i disonesti vincono e se la cavano.

Per questo la lotta del Movimento e di ognuno di noi per l’onestà e la trasparenza deve continuare. Immagino un Paese che non lotta più per sopravvivere contro il malaffare, ma combatte unito per tornare a lavorare onestamente ed essere faro internazionale per la civilizzazione sostenibile che vogliamo preparare.