Descrizione Progetto

Garantire un “diritto al riuso e alla riparazione”, che sia esercitato dai proprietari in autonomia o col supporto di specifici centri di riuso e riparazione, è il fattore cardine per una maggiore sostenibilità a livello di sistema economico.

La transizione verso un’economia circolare passa attraverso un cambiamento nello stile di vita, attraverso scelte consapevoli nei consumi e una spinta senza precedenti verso investimenti atti a creare più lavoro – con nuovi lavori.

Alcuni ricercatori hanno trovato qualcosa come 114 modi diversi di definire l’Economia Circolare, spesso però legati alla gestione dei rifiuti e non ad un nuovo modello economico. Il concetto tuttavia è chiarissimo: essendo il pianeta in una fase storica nella quale bisogna ridurre gli sprechi di materie prime e frenare la disoccupazione, bisogna assolutamente rispondere in maniera forte attraverso azioni in grado di invertire rotta.
Anche la Comunità europea ci suggerisce di seguire un nuovo modo di pensare e progettare beni durevoli, per un nuovo diritto: quello di poter riparare i nostri oggetti senza che diventino obsoleti dopo pochi anni.

Nel Progetto di Legge che vi presento si possono quindi identificare diverse misure a sostegno di queste attività, concentrandosi essenzialmente su:

👉promozione del riuso al fine del reimpiego di un bene ancora integro e funzionante per la stessa finalità per cui era stato concepito
👉promozione della riparazione per aumentare l’utenza e l’offerta di centri specializzati, semplificando gli obblighi di legge;
👉sgravi fiscali per l’utenza che partecipa a programmi comunali finalizzati alla prevenzione e alla preparazione per il riutilizzo e /riparazione/riutilizzo;
👉azioni volte a incentivare tutti i soggetti che riparano o ricondizionano beni durevoli;
condivisione delle buone pratiche di riparazione, al fine di addivenire ad un servizio sempre migliore e più diffuso.

OGNUNO FARÀ LA PROPRIA PARTE:

➡️ lo Stato per semplificare,
➡️le Regioni per organizzare e tenere traccia dei centri specializzati
➡️ i Comuni per ottimizzare i flussi di rifiuti presso i centri di raccolta al fine di indirizzarli verso una maggiore sostenibilità.

La proposta di legge intende anche distinguere il concetto di “riuso” da quello del “riutilizzo”.

💚Il nuovo modello economico delle 10 R deve avere come finalità quella legata alla prevenzione dei rifiuti.
Occorre così facilitare e sostenere settori come quello della riparazione, del ricondizionamento dei beni allo stato iniziale, del rinnovamento dei prodotti mediante aggiornamento e del recupero dei componenti al fine di continuare ad usarli in altri contesti o in altri prodotti per le medesime finalità per le quali essi sono stati creati.