Categorie: Ambiente, ComunicatiPublished On: 25 Giugno, 2019

Non è possibile che nel 2019 una città italiana debba vivere in uno scenario da contaminazione chimica, con evacuazioni e obbligo di mascherina!

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Giugno 25, 2019

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Ieri è accaduto a Frosinone, la mia città, a seguito dell’incendio a un impianto di stoccaggio di rifiuti, ma purtroppo anche i numeri confermano che nel nostro Paese accade praticamente ogni giorno. Appena ho visto la colonna di fumo sollevarsi dall’azienda che tratta rifiuti speciali e industriali, ieri a Frosinone, il primo pensiero è andato alle persone che abitano vicino a quell’impianto, all’ospedale che dista poche centinaia di metri, così come scuole e uffici pubblici.
Mi sono messa poi in contatto con il Ministero dell’Ambiente, che ha avviato tutte le procedure del caso, e ho chiesto ufficialmente all’Arpa Lazio i dati sulle analisi dei terreni, della vegetazione e dell’aria per verificare la concentrazione di diossine e di altre sostanze potenzialmente pericolose prodotte dal rogo.

Su cause e responsabilità stanno indagando magistrati e forze dell’ordine in cui riponiamo tutta la nostra fiducia: quello che osserviamo, però, è che abbiamo collezionato oltre 300 episodi del genere in tutta Italia nel giro di pochi anni e dunque non può trattarsi di altrettante casualità o incidenti.

In questi mesi abbiamo riacceso i riflettori, continuando ad approfondire il fenomeno anche grazie al lavoro che sta conducendo la commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti presieduta da Stefano Vignaroli. E stiamo concentrando le energie sul controllo di questi impianti, che il ministro Sergio Costa ha deciso di rafforzare annoverandoli tra quelli considerati strategici. A questo si aggiunge la norma, recentemente approvata grazie all’impegno del sottosegretario agli Interni Carlo Sibilia, che obbliga i siti che trattano rifiuti a dotarsi di video sorveglianza e di impianti di emergenza interni ed esterni, rispettando le prescrizioni valide per gli impianti a rischio di incidente rilevante.

Continueremo lungo questa direzione fin quando non ci saranno più roghi né cittadini costretti a tapparsi in casa. La gestione dei rifiuti deve rappresentare l’opportunità di realizzare una filiera virtuosa e non un pericolo per l’ambiente e la salute dei cittadini.