Il Segretario ONU Antonio Guterres, ha esplicitamente detto che è arrivato il tempo in cui l’umanità smetta di “fare la guerra alla natura”. Parole che condivido, utili per sollecitare un impegno deciso dei Paesi a ridurre l’inquinamento. Riconciliarci con la Natura, con la Madre Terra, non è solo un concetto astratto ma estremamente scientifico. A meno che il mondo tagli la produzione di combustibili fossili del 6% ogni anno da qui al 2030, le cose peggioreranno. Senza un’azione concertata, potremmo essere diretti verso un catastrofico aumento della temperatura da 3 a 5 gradi in questo secolo.

Le conseguenze del cambiamento climatico sono visibili a tutti e a tutte. Per questo, l’obiettivo centrale nel 2021 dovrebbe essere la costruzione di una coalizione globale incentrata sulla necessità di ridurre le emissioni di gas a zero netto. Lo zero netto si riferisce al taglio massimo delle emissioni di gas serra e al bilanciamento di eventuali ulteriori emissioni rimuovendo una quantità equivalente dall’atmosfera.

Ricordiamoci che, almeno sulla carta, Unione europea, Stati Uniti, Cina, Giappone, Corea del Sud e oltre 110 altri Paesi si sono impegnati a diventare neutrali in termini di emissioni di carbonio entro la metà di questo secolo. Per questo, come istituzioni e come cittadini, siamo chiamati a fare la nostra parte ogni giorno.

Dobbiamo costruire insieme un cammino più sicuro, più sostenibile e più equo. Il nostro Pianeta è in prestito e dobbiamo curarlo, fare in modo di garantire ai nostri figli un futuro all’insegna della salute e della tutela dell’ambiente, due facce della stessa medaglia.