Il via libera dell’Europarlamento alla nuova direttiva acque potabili racchiude in sé tante buone notizie in una: intanto per la prima volta si approva una normativa frutto della mobilitazione e della proposta dei cittadini, con la campagna Right2Water del 2013. Poi, nel merito del contenuto, il provvedimento impone limiti più stringenti ai contaminanti già noti e nuovi limiti per quelli non ricompresi da una normativa vecchia di 22 anni, come le microplastiche e i Pfas, su cui si può e si deve fare però molto di più, perché sono ancora poche le sostanze alle quali si sono posti die limiti. In ogni caso questo incoraggia la nostra battaglia per ottenere misure più severe anche in Italia a tutela della salute dei cittadini. Anche sul fronte della maggiore trasparenza delle bollette e dell’incentivo a promuovere l’uso dell’acqua del rubinetto al posto dell’acqua minerale, che porta con sé un pesante impatto in termini di plastica utilizzata e CO2 emessa dai trasporti, trovano riscontro le battaglie storiche del MoVimento 5 Stelle in Italia e in Europa. Avvicinare la gestione delle risorse idriche ai cittadini, garantire l’acqua a tutti e al tempo stesso assicurarne la salubrità, ridurre le perdite intervenendo sulle reti colabrodo con investimenti adeguati. Quando parliamo di acqua pubblica parliamo di questo e tanto altro: continueremo a batterci per garantire questo diritto e tenere alla larga appetiti speculatori dalla risorsa più importante.