Categorie: AmbientePublished On: 23 Febbraio, 2021

FROSINONE, BIODIGESTORE: INDAGINI PIU’ APPROFONDITE IN LINEA CON NOSTRA INTERROGAZIONE AL MIBACT

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Febbraio 23, 2021

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A dicembre 2019 è stato presentato un progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano da rifiuti organici a Frosinone, in via Antonello da Messina 2. Tale progetto è stato quindi sottoposto a valutazione di impatto ambientale, procedimento regionale nel quale sono emerse, oltre a criticità relative all’elevato traffico di automezzi in entrata e in uscita dall’impianto, anche relazioni che evidenziavano un rischio elevato di trovare resti archeologici nell’area interessata dall’impianto.
Per questo motivo, a dicembre 2020 ho effettuato un’interrogazione al MiBACT per valutare la possibilità di eseguire indagini più approfondite, estendendole anche ad aree contigue all’area in oggetto, al fine di procedere ad una corretta indagine archeologica sul sito. Durante l’evento PROFITTO E SALUTE svoltosi alla sala teatro della ASL di Frosinone il 5 febbraio, avevo sottolineato l’importanza delle associazioni e dei singoli cittadini nel costituirsi controllori e attori nella pianificazione ambientale della Provincia, e avevo assicurato piena collaborazione con gli enti associativi per una riqualificazione sostenibile del nostro territorio.
A che punto siamo?
Nei giorni scorsi si è svolta la seconda delle tre conferenze dei servizi necessarie al completamento del’iter autorizzativo regionale, dal verbale si evincono il parere negativo da parte del Comune, la richiesta di integrazione documentale da diversi enti partecipanti, riguardante l’area, che la proponente dovrà produrre entro 20 giorni e si fissa il termine del 9 aprile, quale data in cui tutti gli atti confluiti nella conferenza dei servizi costituiranno la stesura finale del provvedimento.
La soprintendenza inoltre riferisce che la documentazione integrativa richiesta nel corso della prima conferenza dei servizi del 29.12.2020 risulta incompleta e conclude richiedendo una relazione geologica comprensiva di carotaggi e/o analisi che consentano di definire l’assetto geologico dell’area di progetto.
Quanto affermato è in linea con le nostre preoccupazioni, così come riportate nell’interrogazione fatta al MiBact, di cui attendiamo risposta. Il valore archeologico del territorio interessato è molto alto, nonché uno dei pochi rimasti a Frosinone. Aspetteremo i risultati delle prossime conferenze di servizi, e continueremo a monitorare da vicino la situazione per tutelare la salute del nostro territorio.