Categorie: AmbientePublished On: 8 Febbraio, 2021

Incontro PROFITTO E SALUTE – Un mio contributo

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Febbraio 8, 2021

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Si è concluso venerdì 5 febbraio, l’incontro PROFITTO E SALUTE svoltosi alla sala teatro della ASL di Frosinone che ha visto presenti Legambiente, Medici di Famiglia, Frosinone Bella e Brutta, Oltre l’Occidente, Rigenerare Frosinone, oltre agli organizzatori Cittadinanzattiva Tribunale per i Diritti del Malato.

Purtroppo, per impegni parlamentari dovuti a questi giorni concitati, non ho potuto prendere parte di persona a questa importante iniziativa. Ci tenevo comunque a lasciare un mio contributo, così ho risposto con un video per testimoniare la mia vicinanza, sia come cittadina del nostro splendido territorio sia come portavoce dei cittadini, in questo lungo cammino difficile di lotta per un orizzonte di sviluppo sostenibile del nostro territorio che ancora oggi ci troviamo a percorrere tutti.

La mia attività istituzionale è incentrata sull’ambiente, al fine di porre al centro dell’attività di programmazione e sviluppo la sostenibilità ambientale e la tutela dei territori e del nostro patrimonio, sono molti gli atti che in questi due anni e mezzo passati ho personalmente redatto per porre in risalto le mancanze ed incongruenze del territorio riguardo le politiche di sviluppo ed i programmi per il ciclo dei rifiuti messi in pratica sul nostro territorio.

Mi riferisco ad esempio in primis alla lunga lotta condotta per l’ottenimento dell’accordo di programma di bonifica del sin valle del sacco, per gli stanziamenti dello stato a favore del ripristino ambientale delle nostre terre ed infine al controllo sulla tabella del programma dei lavori che mi vedono attiva presso il parlamento ed il ministero dell’ambiente.

Attraverso la mia continua consultazione di tutti gli organi preposti oggi posso spiegare ai tanti cittadini ciociari vittime dell’inquinamento che i ritardi del soggetto attuatore nella messa in opera dei cantieri per la caratterizzazione hanno purtroppo rallentato la tabella di marcia del programma primigenio tanto da dover ricorrere a nuovi atti di programmazione da parte del ministero e della regione al fine di non perdere i finanziamenti già stanziati per perequazione e incapacità realizzativa.

Parallelamente alla bonifica delle aree statali del SIN, tanto è stato fatto anche per agevolare procedure più snelle di bonifica da parte dei privati senza tuttavia fare alcuno sconto ad impianti di gestione dei rifiuti che, come anche nel caso degli impianti di trattamento per la FORSU, mal si conciliano con attività di bonifica e ripristino dello stato ambientale.

Nonostante ogni sforzo compiuto a livello di moral suasion presso gli enti competenti, nulla sembra essere cambiato rispetto la volontà di alcuni imprenditori che ancora oggi a fronte di un territorio vessato e dileggiato dall’inquinamento industriale degli anni passati frutto della pura speculazione industriale, continuano a intendere il nostro come un territorio immacolato in cui c’è spazio per ulteriori impianti industriali ad alto impatto ambientale come quello di digestione anaerobica di cui oggi si sta parlando.

Tutto questo quando poi ovunque in europa si parla di economia circolare, di catene corte del valore, di riduzione degli sprechi alimentari e di compostaggio domestico o di comunità. Non è difficile quindi capire la scarsa lungimiranza che si può avere oggi, nel 2021, nel parlare ancora di grandi impianti che facciano, come per magia, sparire i rifiuti.

In merito a questo progetto posso dire che, dal momento in cui il progetto è stato pubblicato dall’ufficio via regionale, ho subito incominciato a chiedere tutte le specifiche informazioni del caso e, per ragioni di competenza, ho interessato il ministero dei beni culturali sugli esiti dell’indagine archeologica effettuata sul luogo oggetto della richiesta, anche per valutare la possibilità di estendere le ricerche anche alle aree limitrofe.

Ringrazio quindi gli organizzatori, le associazioni e i cittadini per il lavoro quotidiano che svolgono nei territori. Tutti i cittadini attivi sono le orecchie e gli occhi dei portavoce: io non posso arrivare ovunque ma grazie a queste iniziative e alle denunce di chi il territorio lo vive ogni giorno, posso incidere a livello istituzionale.

Continuiamo a lavorare insieme per il bene comune e per la nostra Terra al fine di dare dignità ad un territorio che per anni è stato dimenticato.