Categorie: ComunicatiPublished On: 28 Dicembre, 2018

Le nomine degli Enti siano trasparenti e meritocratiche, non ostaggio di una lotta per una poltrona!

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Dicembre 28, 2018

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Quello che ci documenta la stampa locale in questi giorni riguardo l’indagine per le nomine #cosilam di #Cassino prima e con le successive dimissioni dei membri del #cda poi, è il crollo di un sistema amministrativo provinciale e regionale dovuto alle logiche partitocratiche di lotta per le poltrone tra centro destra e sinistra.

Nel nostro Paese e ancor di più nella mia amata terra ciociara, per lungo tempo si è tramandata una tradizione di governo del territorio basata sul potere e non sulla #meritocrazia: di qui la politica partitocratica degli ultimi 40 anni ci ha regalato una serie di scandali legati agli enti locali per la gestione di settori che lo stato approntava per lo sviluppo. Nel Lazio, la provincia di #Frosinone possiede 2 consorzi di sviluppo nati per gestire l’indotto industriale, uno nel nord l’#ASI di Frosinone, l’altro nel sud #Cosilam: entrambi gli enti sono ostaggi dei partiti che governano il territorio alla vecchia maniera da anni, ciò significa che i CDA e le Presidenze vengono scelte da logiche di spartizione di potere tra le due forze che attualmente detengono il potere di eleggere e nominare le cariche interne dei consorzi.

Basta prendere la composizione dei due enti per scoprire che ogni carica è frutto di nomina politica e non meritocratica.

I soldi che lo stato ha approntato negli anni per lo sviluppo del nostro territorio sono passati e passano per questi consigli di amministrazione in cui la meritocrazia è bandita: immaginate una specie di tavola rotonda per decidere dello sviluppo del territorio dove i membri sono tutti uomini di partito che eseguono ordini dettati dall’alto piuttosto che studiare le difficili crisi settoriali economiche che stiamo vivendo per trarne le dovute soluzioni a disposizione.

Il Movimento 5 stelle ha nel suo DNA la volontà di affidarsi solo a criteri di trasparenza e meritocrazia, non più di esclusivo potere, nelle nomine dei CDA degli organi degli enti locali: si ritiene che la dura crisi del settore dello sviluppo industriale frusinate debba essere affrontata per il bene del territorio alla ricerca dell’innovazione e della sostenibilità.
Alle forze politiche rimaste a lottare per le poltrone in provincia ed in regione va un commento indignato in quanto molti cittadini subiscono la mancata attivazione di politiche di sviluppo, denunciando il degrado ambientale e la crescita della disoccupazione, chiare ricado: i #cittadini vogliono nominate persone fuori dai partiti, tecnici che possano ambire a determinare un’ inversione di rotta economica per tornare a sviluppare il territorio, secondo nuove logiche produttive sostenibili, ne indagati ne vecchie glorie.