Categorie: AmbientePublished On: 17 Aprile, 2021

PERCHE’ LE “R” DELL’ECONOMIA CIRCOLARE NON SONO PIU’ 4 MA 10

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Aprile 17, 2021

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La transizione dal modello di crescita lineare legata al “prendi, produci, usa, getta” ad un modello circolare consiste nell’aumentare progressivamente la permanenza dei beni e delle risorse nel sistema economico, riducendo nel frattempo la domanda di nuove materie prime. Per fare questo serve mantenere il valore degli oggetti, incentivando tutte quelle pratiche finalizzate al reimpiego di essi o al recupero del valore intrinseco degli elementi che li costituiscono come materie prime seconde.

Nel corso degli ultimi 20 anni si è andati sempre più a definire meglio la strategia per uno sviluppo davvero sostenibile. Alcuni ricercatori hanno individuato ben 114 diverse definizioni di economia circolare usate in vari contesti, nelle quali tuttavia il contesto rimane legato ai rifiuti e quindi alle famose 4R.
In realtà economia circolare è un grande cambiamento di sistema, altrimenti sarebbe improprio parlare di “economia”: non si discute più di rifiuti in quanto tali, ma di creare le condizioni, mercato e sistema economico in grado di non averne.

Andando nel dettaglio del modello delle 10R infatti, le prime 3 “erre” riguardano i produttori dei beni affinché producano beni meno impattanti e pensati per durare, essere riparati o riutilizzati; le successive 4 “erre” riguardano invece i riparatori, per i quali dovrà svilupparsi un autentico mercato di pezzi di ricambio e una maggiore possibilità di poter dare nuova vita a dei beni che oggi finiscono nella spazzatura. Soltanto le ultime 3 “erre” parlano di rifiuti, ma non stupisce più considerando tutto ciò che si può e bisogna fare prima.

In un pianeta sempre più scarso di risorse e con tassi di disoccupazione sempre in crescita, l’Economia Circolare dovrà essere la pietra angolare dalla quale far sorgere il futuro che verrà.