Sulla cabina di regia nazionale, l’istituzione di un commissario straordinario e la proposta di una campagna di sensibilizzazione, mi chiedo cosa ci sia di così nuovo e performante da pensare che il Governo abbia una strategia chiara e definita su come affrontare il problema della siccità. Una cabina di regia senza alcuna regia, e lo vediamo nei provvedimenti che l’Esecutivo mette in campo, tutti in direzione contraria, alcune volte ostativa, a quel processo di transizione ecologica che l’Europa e le nuove generazioni ci chiedono e la salute di ambiente e cittadini ci impone. Far slittare il blocco alla vendita di auto con motore endotermico, pensare all’Italia come hub del gas, puntare sul nucleare di ultima generazione: sono solo alcuni dei temi che la dicono lunga su come il Governo intenda la transizione ecologica. Ed è proprio la voglia di nucleare a sorprendere: hanno per caso idea di quanta acqua ‘succhi’ un impianto nucleare? Però poi fanno la cabina di regia sulla siccità. Fa sorridere…amaramente si intende. Ci sono 300.000 imprese agricole coinvolte, 3,5 milioni di italiani colpiti dai razionamenti, con le aree del Centro-Nord del Paese particolarmente in sofferenza. Serve una strategia nazionale seria e consapevole non solo nell’emergenza, ma di lungo periodo, con interventi mirati e risorse ben investite. E così come accaduto con il decreto sul Superbonus, anche in questo caso il Governo non coinvolge i settori produttivi interessati, ma va dritto per la sua strada. ll M5S è pronto a fare la propria parte e a dare il proprio contributo. Sulla cabina di regia istituita oggi sul tema siccità abbiamo chiesto un’informativa al Governo.