Categorie: AmbientePublished On: 21 Aprile, 2021

QUALITÀ DELL’ARIA: IL LEGAME TRA LE INFRAZIONI E LA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI

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Aprile 21, 2021

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Delle 82 procedure di infrazione UE a carico dell’Italia, ben 16 riguardano l’ambiente: si tratta di emergenze rifiuti, mancata depurazione delle acque, di scarsa qualità dell’aria e di impatti industriali insostenibili.

Le procedure di infrazione riguardano il nostro Paese a vario titolo, dal mancato o inadeguato recepimento di direttive UE alla loro mancata applicazione.
Un costo milionario per il nostro paese: basta pensare ai 40 milioni di euro per le discariche abusive, incrementata di 200.000 euro ogni 6 mesi per ogni discarica ancora da bonificare, o ai 20 milioni di euro per l’emergenza rifiuti della Campania incrementati di 120.000 euro ogni giorno trascorso dalla sentenza senza che il ciclo dei rifiuti fosse stato messo in regola.

Altre procedure di infrazione sono invece ancora in corso, come quella sulle polveri sottili e dei macroinquinanti nell’aria. Per l’Europa, infatti, il nostro Paese ha sistematicamente violato, tra il 2008 e il 2017 i valori limite concessi rispetto alle concentrazioni di PM10, le polvere sottili.
Se da un lato la sentenza della Corte di Giustizia europea conferma la mancanza di politiche adeguate contro lo smog, dall’altro riconosce l’inversione di rotta impressa dal Movimento 5 Stelle al governo.

La transizione ecologica è un pilastro fondamentale del recovery fund, proposte atte ad invertire un cambio di paradigma forte, resiliente ed ecosistemico.