Categorie: Ambiente, ComunicatiPublished On: 3 Luglio, 2019tag = , , , , , ,

RIFIUTI, STOP ALLA DISINFORMAZIONE

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Luglio 3, 2019

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Le emergenze rifiuti sono situazioni che vanno oltre la gestione ordinaria dei rifiuti e vanno risolte con quegli strumenti che la legge fornisce ai Presidenti di Regione in casi di emergenza.

L’immondizia nel Lazio passa – ovunque – per degli impianti di trattamento meccanico biologico (TMB) che recuperano una piccola parte dei rifiuti e generano due flussi in uscita: una parte secca che viene incenerita e una organica che finisce in discarica.
Circa tre mesi fa è stata programmata un’attività di manutenzione ordinaria ai TMB di Malagrotta, che trattano circa 400 mila tonnellate di rifiuti l’anno, per il periodo estivo.

Nel cercare soluzioni alternative, si è poi visto che anche altri impianti laziali avrebbero avuto riduzioni di capacità di trattamento a causa di manutenzioni. Va anche detto che alcuni gestori privati non accettano ulteriori conferimenti se non gli verrà concesso di conferire la frazione secca del rifiuto trattato nell’inceneritore di San Vittore del Lazio. In tutto questo da Zingaretti, che per legge deve gestire il ciclo dei rifiuti, nessuna risposta e nessun provvedimento nei confronti di chi pensa di poter fare il bullo a scapito dei cittadini che pagano per un servizio.

E’ bene specificare che gli impianti che aiutano a sopperire alle necessità di trattamento conferiscono comunque gli scarti nella discarica di Colleferro, compresi gli impianti in Abruzzo: nessuna discarica di altri territori diventerà improvvisamente stracolma per necessità altrui.

Quanto alla gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti, va ricordato che la Regione nel 2016 nel determinare il fabbisogno di impianti scriveva che le province erano ampiamente autosufficienti per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti e che non sarebbero serviti nuovi inceneritori.

La realtà dei fatti è però ben lontana dalla retorica di Zingaretti, che mentre da una parte va in soccorso a qualche amico di partito chiudendo l’inceneritore di Colleferro, dall’altra paventata nella Cabina di Regia sul Piano Rifiuti che eventualmente, dovesse servire, si prenderà in considerazione una quarta linea di incenerimento a San Vittore…ma tanto, qualunque cosa accada, per lui è sempre colpa di Roma!