Global takes Action: un messaggio di saluto alla cerimonia di apertura
Sono particolarmente lieta di aver portato nella giornata di ieri un messaggio di saluto alla #CerimoniaApertura di #GlobaltakesAction che mi ha dato l’occasione di ribadire l’impegno del Ministero della Transizione Ecologica, e dell’Italia in generale, a favore del più ampio coinvolgimento delle giovani generazioni nelle politiche per lo sviluppo sostenibile.
Con la presidenza di turno del G20 e quella della COP 26 al fianco della Gran Bretagna, quest’anno il nostro Paese riveste un ruolo di primo piano sulla scena globale in materia di ambiente e clima e l’impegno per le future generazioni come vettori del cambiamento sarà centrale.
In vista della COP 26 organizzeremo, infatti, la PRE-COP, riservata ai Governi, e lo #Youth4Climate un momento partecipativo e di confronto tra 400 ragazzi e i decisori politici, le cui riflessioni saranno portate sui tavoli negoziali della Pre-COP e poi della COP26. Un evento centrale e non meramente decorativo, col quale vogliamo consentire ai giovani di proporre input concreti e diventare i protagonisti della transizione.
La risposta all’appello è stata entusiasmante segno che i giovani sono pronti, con 8.619 domande di partecipazione ricevute e la copertura di quasi tutti i 200 Paesi parti della Convenzione.
L’impegno del Ministero della Transizione Ecologica in questa direzione nasce su scala nazionale, con una grande attenzione alle istanze giovanili sui terreni ambientale, climatico e della sostenibilità.
Nel 2019 l’allora Ministero dell’Ambiente lanciò il Forum per lo sviluppo sostenibile proprio con una giornata dedicata ai giovani, intitolata “Ascoltiamo Il futuro”.
All’interno del forum si è sviluppato poi un “percorso giovani”, guidato dal MiTE con importanti organizzazioni di rete del panorama giovanile, che vuole garantire la rappresentatività della voce e del punto di vista dei settori giovani all’interno di tutti i gruppi di lavoro.
Con loro, stiamo avviando un percorso sinergico per la definizione ed il finanziamento di iniziative progettuali in coerenza con gli indirizzi del Green Deal europeo, attraverso partenariati innovativi che vedono coinvolti giovani, università e aziende.
Il Ministero della transizione ecologica perseguirà le politiche ambientali nella consapevolezza che dobbiamo fronteggiare un debito verso le future generazioni. Debito ambientale che, diversamente da quello economico, trascende i confini degli Stati e non è esigibile solo in capo a chi lo ha prodotto, che sia una generazione o una collettività, distanti nel tempo o nello spazio.
