Categorie: Eventi e webinarPublished On: 1 Luglio, 2022

Oggi si conclude a Lisbona la Conferenza Onu sugli oceani

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Luglio 1, 2022

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Durante la plenaria, come Italia abbiamo sottolineato che siamo da sempre impegnati nella protezione e conservazione degli oceani e dei mari, con un ruolo chiave nel contesto mediterraneo, anche attraverso la partecipazione all’“Environment Mediterranean Action Plan” dell’Onu per la protezione dell’ambiente marino e della regione costiera. Negli ultimi tre anni è stata portata avanti, insieme a Francia, Spagna e Principato di Monaco, un’importante iniziativa per la protezione internazionale dei cetacei attraverso la designazione della cosiddetta “Particularly Sensitive Sea Area”(Pssa) nel Mediterraneo nord-occidentale, da sottoporre all’International Maritime Organisation (Imo), che integra l’area marina protetta costituita dal Santuario Pelagos. Nello stesso spirito, l’Italia sostiene fermamente la designazione del Mediterraneo come “area Seca” (“Sulphur Emission Control Area”) per ridurre significativamente le emissioni delle navi. Inoltre, dal 2020 il nostro Paese è membro della “Global Ocean Alliance” e della “High Ambition Coalition for Nature and People” per supportare il raggiungimento dell’obiettivo primario di tutelare il 30% di tutti gli oceani. Fa parte anche dei “Blue leaders”, un’alleanza di Paesi ambiziosi nata nel 2019 per richiamare la comunità internazionale verso azioni urgenti per la tutela degli oceani, alla luce della crisi climatica.

Siamo fermamente convinti della necessità di sviluppare un quadro giuridico internazionale forte per affrontare le minacce contro gli oceani e i mari attraverso l’adozione dell’Accordo internazionale sulla conservazione della biodiversità marina al di fuori della giurisdizione nazionale e l’istituzione di un accordo globale giuridicamente vincolante per combattere l’inquinamento da plastica entro il 2024.