Categorie: UncategorizedPublished On: 11 Ottobre, 2021

Cartografia geologica d’Italia: mettere in sicurezza i cittadini e i territori

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Ottobre 11, 2021

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Ringrazio il senatore Ruggiero Quarto per l’invito alla conferenza stampa sulla presentazione del suo progetto di legge sulla Cartografia geologica d’Italia. Milioni di persone in Italia vivono in aree ad elevato rischio frane o alluvioni. Dobbiamo mettere in campo tutte quelle misure in grado di fornire strumenti e risorse per mettere sicurezza i cittadini e i territori. Partendo dalla prevenzione dai georischi, promuovendo azioni di sensibilizzazione, al PNRR che prevede ben 15 miliardi di euro in dissesto idrogeologico così da poter intervenire concretamente su: monitoraggio per instabilità idrogeologiche, inquinamento marino, infrastrutture idriche, illeciti ambientali, contrasto agli illeciti boschivi, senza dimenticare il supporto per l’agricoltura di precisione che ci consentirà di risparmiare risorsa idrica, incrementare la rendita produttiva dei terreni coltivati e avere un uso mirato di fitosanitari. La settimana scorsa è stato pubblicato il primo atto, con uno stanziamento da 500 milioni di euro. Questo sistema di monitoraggio dovrà vigilare su almeno il 90% della superficie totale del sud Italia. Si parla di rete di satelliti, UAV (i cosiddetti droni) e videosorveglianza per un monitoraggio attivo del nostro territorio. Il progetto di legge mira a completare e migliorare l’aggiornamento della cartografia geologica e geotematica d’Italia, il cui pezzo forte è la banca dati: si tratta di informazioni georeferenziate che possono essere sfruttate in una miriade di applicazioni per la difesa del territorio. Sono idee nate alla fine degli anni ‘80, quelle di realizzare cartografie così di dettaglio per questi fini. Guardare indietro oggi a chi è stato capace di avere una visione così profonda del futuro è di grande ispirazione, considerando che molti dei mezzi che abbiamo noi oggi non esistevano e quelli che già c’erano avevano costi ben più alti: per dare un termine di confronto le missioni ESA per i satelliti Sentinel sono del 2014. Sarà importante ora integrare queste informazioni con i sistemi che stiamo sviluppando, aumentando il livello di risoluzione: soltanto così potremmo avere la sperata interoperabilità di dati che può farci compiere un ulteriore salto di qualità.