Categorie: UncategorizedPublished On: 8 Settembre, 2021

Energia da fonti rinnovabili: incardinato oggi lo schema di decreto legislativo di recepimento Direttiva REDII

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Settembre 8, 2021

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Oggi nelle Commissioni Industria e Ambiente del Senato abbiamo incardinato lo schema di decreto legislativo di recepimento della Direttiva UE 2018/2011 c.d (REDII) sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili. Un importante lavoro è stato oggi avviato con i colleghi senatori, con l’obiettivo di perseguire il più ampio ricorso a strumenti che migliorino insieme la tutela dell’ambiente, la sicurezza energetica, e l’accessibilità dei costi dell’energia, contribuendo agli obiettivi europei in materia di energia e ambiente. In quest’ottica abbiamo condiviso l’orientamento comunitario volto a rafforzare l’impegno per la decarbonizzazione dell’economia e ha inteso supportare un Green New Deal, un patto verde con le imprese e i cittadini, che consideri l’ambiente come motore economico del Paese. In tale quadro, l’Italia ha redatto un Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) per delineare il mix di soluzioni e strumenti maggiormente compatibile con gli obiettivi al 2030 e con altre esigenze, comprese quelle relative agli impatti ambientali.

Il presente decreto legislativo, che dovrà essere successivamente licenziato dal consiglio dei ministri in esame definitivo, trova quindi al suo interno l’attuazione delle misure e degli strumenti delineati nel PNIEC, al contempo, prevede altresì una serie di disposizioni necessarie per dare attuazione alle misure del PNRR in materia di energie rinnovabili, con la finalità di individuare un insieme di misure e strumenti coordinati, già orientati all’aggiornamento degli obiettivi nazionali derivante dalla modifica della legge europea sul clima, in attuazione del pacchetto “fit for 55”. Le misure contenute nel decreto legislativo in esame intendono dunque accelerare la transizione dai combustibili tradizionali alle fonti rinnovabili cosi da ridurre del 55% le emissioni di CO2 al 2030 rispetto al 1990.

A questo scopo, sono individuati strumenti calibrati sulla base dei settori d’uso, delle tipologie di interventi e della dimensione degli impianti, con un approccio che mira al contenimento del consumo di suolo e dell’impatto paesaggistico e ambientale, comprese le esigenze di qualità dell’aria.

Per pervenire al raggiungimento degli obiettivi verrà rafforzato inoltre anche un sistema di obbligo di integrazione delle fonti rinnovabili per i nuovi edifici (e ai grandi edifici esistenti del settore terziario dal 2027), nonché per grandi venditori di energia termica. Gli interventi potranno, in tale ambito, accedere agli incentivi per agevolarne la realizzazione. Centrale è, infine, la realizzazione delle infrastrutture necessarie per la gestione delle produzioni degli impianti a fonti rinnovabili: per tale ragione è prevista un’accelerazione nello sviluppo della rete elettrica, della rete gas e semplificazioni per la realizzazione degli elettrolizzatori alimentati da fonti rinnovabili. Un modo questo per continuare ad affermare la nostra visione di Transizione ecologica basata sulla produzione da fonti rinnovabili: energia proveniente da fonti rinnovabili non fossili, quali energia eolica, solare (solare termico e fotovoltaico) e geotermica, energia dell’ambiente naturalmente disponibile, energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia marina.