UNA SFIDA NECESSARIA PER FAR RIPARTIRE L’ITALIA
Contrariamente a quanto si pensa, economia circolare non significa solo rifiuti: essi rappresentano l’ultimo step di un profondo cambiamento economico di sistema. Dobbiamo produrre merci più sostenibili, creare nuovi posti di lavoro in settori che ci facciano riutilizzare i materiali prima che diventino rifiuti e in tutti quei servizi che rendono i beni più longevi e meno impattanti sull’ambiente, inclusa la loro condivisione.
Ricondizionare, riparare, riusare in forme creative, dar vita a un mercato dei ricambi, magari grazie all’artigianato digitale. È questa la sfida che ci aspetta e che abbiamo tutte le carte in regola per vincere e continuare a primeggiare in Europa.
Occorre innovare i processi e modelli produttivi per dare basi forti a un nuovo modo di gestire le risorse naturali. Ricordiamoci che non sono infinite e che le stiamo già sfruttando oltre il dovuto. L’economia circolare parte da questo assunto: per essere tale deve essere in grado di rigenerarsi senza sfruttare nuove risorse.
L’ambiente deve essere al centro anche nelle piccole azioni quotidiane.